L’odio razziale e la violenza sono elementi ormai che la Lega non riesce più a nascondere, come dimostrano queste chat prima dell’omicidio di Voghera.
Una terribile premonizione, che però nasconde qualcosa di più oscuro.
“Finché non si comincerà a sparare, sarà sempre peggio”.
E’ quanto scriveva un mese prima dell’omicidio di Youns El Boussettaoui il neo assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera Giancarlo Gabba, leghista, alla sindaca Paola Garlaschelli e ai colleghi di maggioranza, compreso Massimo Adriatici, coinvolto un mese dopo nell’omicidio dell’extracomunitario.
Era il 26 giugno e in una chat interna alla giunta si sta discutendo della centrale piazza San Bovo e di alcuni problemi legati all’ordine pubblico nella cittadina pavese.
La chat shock – La conversazione interna tra assessori è stata pubblicata dalla pagina “Politica è partecipazione” e poi rimossa.
Nel botta e risposta, Simona Virgilio, assessore all’Istruzione del Comune di Voghera, segnala ai colleghi: “Davanti all’Africa market mega assembramento con tantissimi individui con bottiglie in mano, non si riesce neanche a passare”. A rispondere è proprio Giancarlo Gabba, della Lega, che all’epoca ricopriva il ruolo di assessore all’Urbanistica: “Finché non si comincerà a sparare, sarà sempre peggio”.
Interviene a questo punto la sindaca Garlaschelli che chiede se non possa chiamare qualche agente della Polizia Locale. “Temo che anche il buon Massimo (Adriatici) non sappia più come affrontare il problema con i nostri poliziotti”, conclude l’assessore Gabba.