Nel futuro chissà. Ma nell’immediato futuro non c’è nulla che possa far dire che esista un nucleare ‘pulito’. Visto che all’orizzonte non c’è una centrale nucleare sicura e, soprattutto, non esiste ancora alcuna soluzione per lo smaltimento delle scorie radioattive.
Quindi di che parliamo?
“Forza Italia è favorevole al nucleare pulito di nuova generazione. Pensare di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati solo con le energie rinnovabili rischia di avere un costo altissimo per le aziende e per i cittadini. Per i quali il governo sta intervenendo per scongiurare aumenti insostenibili delle bollette. Si può discutere di nucleare pulito e andare avanti nella transizione green”. Così Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, in un’intervista a “La Stampa”.
L’importanza del green pass
“Nessuna difficoltà. Stiamo andando avanti senza tentennamenti perché la posta in gioco è altissima e la pandemia non è finita. Mettere in sicurezza il Paese, come facciamo anche con il decreto di oggi (ieri, ndr), significa proteggere salute ed economia. Il governo è nato per questo”.
Ha proseguito Mariastella Gelmini “Abbiamo esteso il pass ai lavoratori pubblici, ai privati e ai professionisti. Il privato non è meno importante del pubblico. Specie per noi liberali. Proteggiamo il lavoro, ovunque esso sia, per crearne di nuovo. Era una richiesta che veniva dalle imprese oltre che da Forza Italia: non potevamo fare discriminazioni. Non ci sono figli e figliastri. Quanto all’obbligo, io non avrei difficoltà a votarlo, se necessario. Ma possiamo evitarlo: il traguardo non è lontano”. “In questi primi quindici giorni di settembre ci siamo attestati intorno alle 250mila dosi inoculate al giorno. Il 75% degli over 12 è immunizzato, la diminuzione è fisiologica. Ma non dobbiamo mollare. Possiamo arrivare all’85% e l’estensione del Green Pass serve a questo fine. Inoltre abbiamo accolto anche la richiesta dei governatori di una grande campagna di comunicazione istituzionale per sconfiggere le fake news sui vaccini”.
Argomenti: covid-19