Salvini non aveva bisogno di citofonare ai presunti spacciatori come accadde a Bologna un anno e mezzo fa.
Bastava guardare in casa sua.
Ce lo aveva seduto a fianco.
Dove il suo uomo dei social, l’inventore della cosiddetta Bestia, non esitava a distribuire la droga ai ragazzini come fossero caramelle.
Bologna, dunque, fu l’apoteosi di un certo modo di fare comunicazione.
Violento e diseducativo.
La politica della gogna per acchiappare voti.
Non si può fare finta di nulla.
Salvini non può fare finta di nulla.
Su Luca Morisi si è giocato non solo la faccia.
Ma anche il senso del pudore.
Perché nessuna forza politica può reggere a lungo la doppia morale.
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