Fino all’ultimo si è opposta a tutte le restrizioni che dovevano combattere il Covid esprimendo una linea ancora più a destra di quella di Bolsonaro.
In questo anno e mezzo di pandemia non c’è stata azione ragionevole che non sia stata contestata dall’ex missina che, se fosse stato per lei, non avrebbe chiuso nulla lasciando aperte le porte al virus.
Ma ora che grazie all’opera dei governi Conte e Draghi e a quello di Speranza le cose stanno migliorando, la nostra estremista di destra cerca di sfilarsi dai no-vax ai quali ha sempre politicamente strizzato l’occhio.
Ma lo fa in maniera furba: tutti ricordiamo che mentre tanti italiani morivano, lei ha evitato di mostrarsi mentre si vaccinava e dava il buon esempio o ha evitato di lanciare appelli alla vaccinazione per paura di perdere consensi.
Così agiscono i sedicenti patrioti.
“Io non sono mai stata no vax ma sono no tax, sono contro l’aumento delle tasse, ed è questa un’altra bella battaglia che farà Fdi”.
Lo ha detto Giorgia Meloni durante un comizio a Marino.
La leader di Fdi è tornata sul tema del green pass e di come è stato gestito dal governo: “L’unica cosa che non è mai stata fatta è il potenziamento dei mezzi pubblici, non ci vuole un genio, Burioni, per capire che il principale luogo di contagio non sono le palestre ma metro e autobus. I governi hanno fatto la cosa più facile, ristoranti chiusi alle 18, monopattini per decongestionare i mezzi pubblici e inoltre oggi il green pass serve per andare sui treni ad alta velcoità ma su mezzi pubblici no, forse pensano che il Covid viaggia sull’alta velocità? Vi rendete conto della follia di queste decisioni che non hanno alcuna evidenza scientifica? E noi perché diciamo queste cose siamo diventati no vax”, ha concluso.
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