I video parlano da soli, eppure adesso è tutta una corsa a fare finta di nulla e a smentire quello che non si può smentire.
“Solo chi non mi conosce mi può accusare di razzismo o discriminazione religiosa: io sono uomo della tradizione, cristiano ma ammiratore di Evola e Guenon e sostenitore del filosofo Dugin. Sono per la difesa di tutte le identità, di tutti i popoli e di tutte le nazioni sovrane, contro il livellamento materialistico della plutocrazia mondialista”.
Lo scrive in un messaggio Roberto Jonghi Lavarini, il militante di estrema destra coinvolto nell’inchiesta di Fanpage su Fratelli d’Italia e sulla campagna elettorale del partito a Milano.
Si tratta di una vicenda su cui la Procura di Milano ha aperto una inchiesta.