Zaia fa il vago sullo scioglimento di Forza Nuova e il Pd lo incalza: "Trovi coraggio"

Giacomo Possamai, capogruppo del Pd in Consiglio regionale veneto: "Questa volta non basta la classica risposta 'mi occupo del Veneto', perché sembra il tentativo di non prendere una posizione chiara"

Il presidente leghista del Veneto Zaia
Il presidente leghista del Veneto Zaia
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12 Ottobre 2021 - 18.24


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La linea della Lega è quella: non si prendono le distanze dai fascisti. Del resto Zaia senza battere ciglio tiene in giunta una che canta faccetta nera,  a dimostrazione che quando Giorgia Meloni dice che in Fratelli d’Italia non c’è spazio per nostalgici del fascismo semplicemente mente.

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 Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia dovrebbe “trovare un po’ di coraggio” ed esprimersi in maniera chiara sullo scioglimento di Forza Nuova, perché “dopo quanto avvenuto sabato scorso non sono accettabili posizioni pilatesche”. 

Lo afferma Giacomo Possamai, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale veneto, in riferimento a quanto dichiarato oggi alla stampa dal presidente della Regione.

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“Se, giustamente, si condannano le violenze, poi bisogna essere conseguenti e ci sono due opzioni: sì o no. Non può limitarsi a guardare il dibattito da fuori, né da presidente di Regione né da semplice cittadino”, incalza Possamai, evidenziando che “è incomprensibile tanta timidezza quando anche esponenti di Fratelli d’Italia, come Rampelli e Crosetto, hanno detto chiaramente che Forza Nuova deve essere sciolta”. 

Zaia “è a tutti gli effetti un politico nazionale, in quanto presidente di una delle Regioni più importanti del Paese: questa volta non basta la classica risposta ‘mi occupo del Veneto’, perché sembra, ancora una volta, il tentativo di non prendere una posizione chiara”, conclude il dem.

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