L’analisi politica della sconfitta fatta da Giorgia Meloni è stata di bassissimo profilo.
Nessuna autocritica sulla sua sempre più spiccata tendenza ad attribuire al prossimo azioni e frasi che non stato mai state fatte o dette solo per aver il pretesto di accusare innocenti.
Nessuna autocritica sul fatto che cavalcando le piazze fascio-negazioniste (rumorose, violente ma minoritarie) sia risultata meno credibile rispetto alla maggioranza degli italiani che si è vaccinata, vuole rispettare le regole e sa che solo questa è l’unica via per tornare a lavorare e a vivere in maniera normale.
Nessuna autocritica sulla scelta di due candidati come Michetti e Bernardo, che si potrebbero definire ‘improbabili’ per usare un eufemismo.
Ma la colpa di chi è stata? Della sinistra che ha criminalizzato l’opposizione (i candidati della destra sconfitti erano anche espressione di Lega e Forza Italia che stanno al governo, ndr) e, soprattutto, l’ex missina ha denunciato l’imbarbarimento del dibattito politico.
Se credesse davvero a quello che ha detto Giorgia Meloni dovrebbe rassegnare le dimissioni. Non solo per i suoi ormai ripetuti strepiti, non solo per aver accostato la ministra Lamorgese alla strategia della tensione che – per chi conosce la storia – significa qualcuna che favorisce fatti eversivi e protegge gli eversori come accadde al tempo delle stragi fasciste.
Ma soprattutto perché è stata Giorgia Meloni a dare del criminale a Conte e a definire Speranza un ministro che faceva morire le persone, con l’aggravante in questo caso dell’allusione.
Per chiarezza ricordiamo due momenti di grave bassezza della capa di Fratelli d’Italia.
“Diverso è stato l’atteggiamento di Conte – continua – che, nel disperato tentativo di attaccare un presidente di Regione e un partito avversario, ha detto che c’era una falla nel nostro sistema sanitario, trasformando in un secondo l’Italia da nazione che aveva fatto il più alto numero di controlli a untore dell’Europa. La Cnn ha titolato: ‘Il presidente italiano ammette la falla nel sistema sanitario’. Sei un criminale a fare una cosa del genere”.
Ha detto ‘Sei un criminale’?”, chiese, sbigottita, Myrta Merlino.
“E’ criminale, è criminale“, ribadì Meloni, che disse di ‘atteggiamento criminale’. Per poi aggiungere: “Se oggi abbiamo tutto il mondo che ci guarda così e se non si parla più della Cina ma dell’Italia, la colpa è di questa roba qui”.
Non meno volgari, barbare e incivili le parole contro il ministro della Salute: “Occorre un radicale cambio di passo nel Governo: gli imprenditori ormai sanno bene che chi di chiusure e speranza vive, di chiusure di Speranza muore”.
Tra l’altro i fatti hanno dimostrato che le scelte difficili di Conte e Speranza (poi confermate dal governo Draghi) hanno portato l’Italia ad essere il paese con il più alto tasso di vaccinati e con la pandemia sotto controllo.
Grazie a Conte e Speranza (e adesso all’attuale governo, nonostante la Lega) di Speranza si vive e criminale è stato chi ha cercato di sobillare la piazza contro le scelte di Conte.
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