In una delirante nota, Forza Nuova torna a provocare, esaltando con toni trionfalistici la protesta No Green Pass che ha portato sabato 9 ottobre all’assalto della sede della Cgil, capitanata da Roberto Fiore e Giuliano Castellino, e in questi giorni al picchetto dei portuali di Trieste.
“La lotta popolare contro il green pass, dopo il 9 ottobre, con o senza di noi, sta crescendo e assumendo nuove forme. Inoltre, una distanza siderale allontana ormai popolo in lotta e politica. Ci sono due Italie: una sta in piazza e nei porti, vive nel mondo reale, l’altra raccoglie briciole di pseudo consenso elettorale e piagnucola per un astensionismo che ai ballottaggi ha sfiorato il 70%, fingendo di credere che vada tutto bene”.
“Tutto questo avviene mentre il nostro movimento – si legge – subisce la più violenta azione repressiva dal giorno della sua fondazione, azione che ci colpisce proprio nel momento in cui, da quasi due anni, bandiere e simboli di partito sono stati messi da parte”.
“Ciò significa che i nostri uomini vengono colpiti e minacciati non in quanto pericolosi ‘fascisti’ – proseguono – ma perché italiani in lotta in quella che è, ormai da tempo, una battaglia spirituale, umana e politica di resistenza e liberazione dalla tirannia. È questa lotta ad essere sotto attacco, non Forza Nuova. Oggi in Italia per essere ‘fascisti’ è sufficiente opporre il proprio corpo ai manganelli e agli idranti delle polizie di Stato, anzi: è sufficiente opporre alla propaganda di regime le proprie intelligenze e volontà”.
“Ma gli italiani sono uniti e determinati come non mai, il popolo si difende e resiste, anche sul piano della resistenza spirituale, in ogni parte d’Italia, accanto a quelle di lotta in piazza e di solidarietà in ogni settore, si moltiplicano le iniziative spontanee di preghiera perché il popolo è solo in questa lotta. E ha il dovere di difendersi e resistere contro chi lo vorrebbe schiavo e felice di essere schedato – concludono da Forza Nuova – contro chi lo vuole costretto a dover comprare la libertà di lavorare, vivere, progettare il futuro. A noi, come parte attiva di questo popolo, non resta che disobbedire, resistere e batterci, con il popolo e per il popolo, fino alla vittoria”.
Non contenti insomma di aver creato un episodio senza precedenti nell’Italia post fascista, l’assalto a un sindacato, Forza Nuova traveste le sue derive violente in espressione di libertà di un popolo in lotta, dimenticando – o omettendo – che questo cosiddetto ‘popolo’ è un numero infinitesimale rispetto ai 46 milioni di italiani che hanno ricevuto il vaccino e che sono pronti e desiderosi a lasciarsi alle spalle la pandemia, riconoscendo nel vaccino l’unico modo per uscire da questo tunnel di cui solo ora, dopo quasi due anni, si intravede la fine.
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