Alla fine anche l’Ungheria deve arrendersi all’evidenza e impone l’obbligo vaccinale contro il Covid-19 per i dipendenti statali, con buona pace di chi, dall’Italia, guarda a Orban come il baluardo contro l’inesistente ‘dittatura sanitaria’.
Lo ha annunciato il capo dello staff del primo ministro Viktor Orban, Gergely Gulyas, spiegando che anche le aziende private potranno richiedere la vaccinazione dei propri dipendenti, se lo ritengono necessario.
Inoltre sarà obbligatoria dal 1 novembre la mascherina sui mezzi pubblici: “Possiamo frenare la quarta ondata solo se più persone si vaccinano. Di vaccini ne abbiamo molti”, ha dichiarato Gulyas. La misura è stata decisa dopo l’aumento costante, registrato nelle ultime settimane, di contagi in Ungheria. Nelle ultime 24 ore sono state 4.039 le nuove infezioni da coronavirus, con nuovi casi giornalieri raddoppiati rispetto alla scorsa settimana. Paese di 10 milioni di abitanti, l’Ungheria ha riportato 30.692 morti dall’inizio della pandemia. Finora più di 5,72 milioni di persone sono state completamente vaccinate contro il virus e oltre 1,16 milioni hanno ricevuto una terza vaccinazione di richiamo. “Ci aspettiamo che le nuove infezioni aumentino e anche il numero di persone trattate in ospedale aumenterà anche se in misura minore. Ma avremo meno persone che necessitano di ventilatori e che muoiono”, ha detto Gulyas riferendosi alla precedente ondata di pandemia.
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