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L’ambiente sarà il tema principale sia del G20 di oggi e domani a Roma che, ancor di più, alla Cop26 a Glasgow.
”La posizione dei Paesi del G20 oggi a Roma sarà determinante per le decisioni che assumerà domani a Glascow la COP26 dell’Onu sul clima. I Paesi del G20 sono responsabili, collettivamente, dell’emissione del 78% dei Gas Serra. E’ dunque loro la responsabilità di invertire la marcia e sta a loro guidare una transizione ecologica che deve essere accelerata. Non c’è più tempo.
”La posizione dei Paesi del G20 oggi a Roma sarà determinante per le decisioni che assumerà domani a Glascow la COP26 dell’Onu sul clima. I Paesi del G20 sono responsabili, collettivamente, dell’emissione del 78% dei Gas Serra. E’ dunque loro la responsabilità di invertire la marcia e sta a loro guidare una transizione ecologica che deve essere accelerata. Non c’è più tempo.
Le conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici si fanno già pesantemente sentire, come dimostra quel che sta succedendo in questi giorni in Sicilia. Siamo di fronte a un’emergenza di massima gravità che coinvolge l’intero pianeta e deve essere affrontata con la stessa drasticità con la quale si è affrontata la pandemia”. Lo afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
”Bisogna prima di tutto essere molto più drastici e tempestivi nella riconversione energetica, puntare tutto sulle rinnovabili e non solo a parole.
E’ molto preoccupante che, nonostante le dichiarazioni ufficiali, moltissimi Paesi del G20 stiano scegliendo di usare i fondi contro la pandemia senza investire sulla riconversione energetica e anzi rallentando la transizione. Senza una svolta immediata sarà impossibile raggiungere l’obiettivo di 1,5°C fissato a Parigi mentre bisognerebbe al contrario porsi traguardi più celeri”, prosegue la capogruppo di LeU.
E’ molto preoccupante che, nonostante le dichiarazioni ufficiali, moltissimi Paesi del G20 stiano scegliendo di usare i fondi contro la pandemia senza investire sulla riconversione energetica e anzi rallentando la transizione. Senza una svolta immediata sarà impossibile raggiungere l’obiettivo di 1,5°C fissato a Parigi mentre bisognerebbe al contrario porsi traguardi più celeri”, prosegue la capogruppo di LeU.
”E’ inoltre fondamentale che sia mantenuto subito l’impegno, sinora disatteso, di supportare con uno stanziamento di 100 mld di dollari l’anno, fino al 2025, i Paesi più deboli per sostenerli nel passaggio dai fossili alle altre fonti energetiche. La sfida dei cambiamenti climatici o la si vince in tutto il pianeta o la perderemo tutti”, conclude la presidente De Petris.