Giorgetti 'scalcia' Salvini su Le Pen e aggiunge: "L’alleanza con l’AfD non ha una ragione..."

Giorgetti prende sempre più le distanze da Capitan Nutella su Europa e Ppe: "Se vuole istituzionalizzarsi in modo definitivo, Salvini deve fare una scelta precisa"

Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo economico
Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo economico
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2 Novembre 2021 - 13.30


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Per Giancarlo Giorgetti sono due le soluzioni per il Quirinale e in entrambi casi delle prime assolute nella storia italiana.
Ha infatti affermato che “la soluzione sarebbe stata confermare Mattarella ancora per un anno”.
Parlando con Bruno Vespa nel libro “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e perché Draghi la sta risanando)” in uscita il 4 novembre per Mondadori Rai Libri, Giorgetti dice che “se questo non è possibile, va bene Draghi”, il quale “potrebbe guidare il convoglio anche dal Quirinale”,
“Sarebbe un semipresidenzialismo de facto – ha aggiunto Giorgetti – in cui il presidente della Repubblica allarga le sue funzioni approfittando di una politica debole”. Come ha fatto a suo tempo Napolitano, osserva Vespa. “Lui l’ha fatto dinanzi a un mondo politico spaesato” precisa Giorgetti. “Draghi baderebbe all’economia”.
Giorgetti torna poi sulla linea della Lega a guida Salvini, con accenti molto critici. “Se vuole istituzionalizzarsi in modo definitivo, Salvini deve fare una scelta precisa. Capisco la gratitudine verso Le Pen, che dieci anni fa lo accolse nel suo gruppo. Ma l’alleanza con l’AfD non ha una ragione” dice il ministro per lo Sviluppo economico, secondo cui la svolta europeista di Salvini ”è un’incompiuta”. Quanto all’ipotesi di un ingresso della Lega nel Ppe ”è un’ipotesi che regge se la Cdu non si sposta a sinistra”.
E ancora: “Il problema non è Giorgetti, che una sua credibilità internazionale se l’era creata da tempo. Il problema è se Salvini vuole sposare una nuova linea o starne fuori. Questa scelta non è ancora avvenuta perché, secondo me, non ha ancora interpretato la parte fino in fondo”. Nelle anticipazioni diffuse oggi dell’ultimo libro di Bruno Vespa, Giancarlo Giorgetti dice che “Matteo è abituato a essere un campione d’incassi nei film western. Io gli ho proposto di essere attore non protagonista in un film drammatico candidato agli Oscar”. ”È difficile – ragiona Giorgetti – mettere nello stesso film Bud Spencer e Meryl Streep. E non so che cosa abbia deciso…”.
A Vespa che gli fa notare he “intanto, però, la Meloni continua a mordervi il fondo dei pantaloni”, il ministro per lo Sviluppo economico risponde così: “E’ vero, ma i western stanno passando di moda. Secondo me, sono finiti con ‘Balla coi lupi’. Adesso in America sono molto rivalutati gli indiani nativi”.

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