Ciò che è risultato davvero fuori luogo e nauseante sono stati gli applausi in Senato da parte del centrodestra dopo la bocciatura del ddl Zan.
C’è chi li ha definiti dei “giochini di Palazzo” o una “strumentalizzazione senza pudore” in vista delle elezioni per il Quirinale.
Ad affermarlo in un’intervista a La Stampa è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (Movimento 5 Stelle), per il quale si è trattato di “un tentativo di ricatto per arrivare alle elezioni anticipate”.
Il ministro ha detto “di no con fermezza” all’ipotesi di tornare al voto. “Vorrebbe dire bloccare la ripresa del Paese nel momento in cui dobbiamo gestire i fondi del Pnrr e concludere la campagna vaccinale”. E sui diritti Lgbt afferma: “La bocciatura della legge Zan è una sconfitta per il Paese”.
“Improbabile” che Silvio Berlusconi possa diventare il prossimo presidente della Repubblica, afferma Di Maio, e “credo che se ne stia accorgendo anche Berlusconi. Salvini e Meloni stanno giocando con lui, auguri”. Dure critiche verso i due leader di Lega e Fratelli d’Italia: “Vederli strizzare l’occhio a No Vax e No Green Pass di sicuro non giova alla loro credibilità”. E poi se “sono costretti a incontrarsi ogni settimana per giurare che vanno d’accordo, mi viene da pensare che il litigio sia la loro modalità di relazione”. Niente sconti nemmeno al leader di Italia Viva. “Salvini e Renzi sono due facce della stessa medaglia. La loro cifra è l’inaffidabilità”.
Il Movimento non è una costola del Pd, afferma l’ex capo politico pentastellato: “Abbiamo identità diverse. Poi su lavoro e transizione ecologica abbiamo una visione comune”. Di Maio elogia gli ultimi due premier: “Conte è stato straordinario ad affrontare la pandemia partendo da un foglio bianco. Draghi lo è altrettanto nel guidare la ripartenza”. Nel Movimento le donne “saranno sempre più importanti”, assicura. Ad esempio Chiara Appendino ”è destinata a darci una grande mano”.
Domenica era stato Giuseppe Conte a rassicurare le truppe M5S sul voto anticipato. “Pensare di eleggere un presidente della Repubblica e un attimo dopo votare non è nell’ordine delle cose. Non abbiamo nessuna fretta di andare a votare…”.
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