In un’intervista a La Stampa, il segretario del Pd Enrico Letta ha ribadito, come aveva già fatto nella giornata di sabato, che “se non si spostano a dopo l’approvazione della manovra le giuste e legittime discussioni che dobbiamo fare sulla migliore soluzione per il Colle, ne andrà di mezzo la legge di bilancio e saliranno le tensioni nel Paese”.
“Le strategie sul prossimo presidente – aggiunge – non possono interferire su decisioni che milioni di cittadini attendono, come quelle sulle pensioni. Altrimenti finiremo per alimentare l’idea che la politica è diventata l’ostacolo. E poi alle elezioni dovremo andarci noi”.
Per Letta serve un’assunzione di responsabilità delle forze politiche a sostegno di Draghi. Un patto tra i partiti che sostengono questo governo. “Propongo” prosegue, “un incontro di tutti i leader della maggioranza con il premier perché questo accordo sia formalizzato: blindiamo la manovra e gli aggiustamenti necessari che concorderemo insieme in Parlamento. Ognuno rinunci alla sua bandiera per un risultato condiviso da tutti”
La questione Renzi
Letta non rinuncia a una frecciata a Matteo Renzi: “L’inchiesta su Renzi e la Fondazione Open? Ho letto alcune cose e sono rimasto esterrefatto“ ha dichiarato, in riferimento alla lunghissima querelle in corso tra Matteo Renzi e Il Fatto Quotidiano, da una settimana in una guerra con il senatore di Italia Viva culminata in uno scontro accesissimo a Otto e Mezzo.
La questione migranti
“Meglio uscire temporaneamente dai trattati che costringono all’ unanimità, per un negoziato fra Italia, Spagna, Francia e Germania” ha continuato Letta.
Pandemia
“Bisogna accelerare le terze dosi, essere netti e irreprensibili sui Green pass per evitare la quarta ondata: la fatica sociale del Paese è troppa”.
Argomenti: enrico letta