“La strada è un super Green pass responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni”. Così il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, sottolineando che “se gli indicatori ospedalieri dovessero peggiorare, penso sia il caso di rafforzare il Green pass escludendo i non vaccinati da alcune attività sociali”.
Bonaccini: “Non penso sia necessario introdurre l’obbligo. Diverso, se crescono contagi e ospedalizzazioni, permettere di accedere a certi servizi e occasioni di socialità solo ai vaccinati”. A dirlo, in un’intervista a La Stampa, il presidente dell’Emilia Romagna. Per Bonaccini, bisogna “rafforzare la campagna vaccinale: terze dosi dopo sei mesi e convincere a vaccinarsi chi ancora non l’ha fatto. Poi il rispetto delle regole – dice – ricordo che l’uso della mascherina è fondamentale e che anche all’aperto in presenza di assembramenti è obbligatoria. Infine, valutare l’accesso consentito a certe attività solo per chi è vaccinato: se l’alternativa diventa chiudere un teatro o una piscina per tutti o solo per chi non è vaccinato, io non ho dubbi. La gente deve poter lavorare e gli ospedali non possono sovraccaricarsi”.
Per il il presidente emerito della Corte costituzionale, Giovanni Maria Flick, è “pacifico e conclamato” che l’obbligo vaccinale sia costituzionale. “Se così non fosse – spiega a Il Messaggero – vivremmo in perenne incostituzionalità da quando i vaccini sono stati introdotti per legge e definiti vincolanti salvo l’ipotesi in cui non possa essere somministrato per ragioni specifiche”.
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