Parole a tutto campo. Dal Quirinale alla destra fino ai tentativi di grande centro e alle prospettive della sinistra.
“Sono per un presidente di garanzia per tutti; che faccia rispettare la Costituzione e dia prestigio all`Italia nel mondo. Un presidente forte: perché deve essere in grado, dopo questa fase d`emergenza, di riaprire una sana dialettica politica tra il centrodestra e il centrosinistra. Guai a pensare che serva tagliare le ali agli schieramenti per favorire un confuso corpaccione di centro. Aumenterebbe l`astensionismo, diminuirebbe la rappresentanza, si aprirebbe la strada a ipotesi tecnocratiche ancora più distanti dal Paese reale”.
Così dice Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, sulle prospettive dell’elezione del Presidente della Repubblica.
Bettini poi spiega: “Considero la destra un avversario da battere; spero che la sinistra riconquisti anche i consensi popolari lì perduti. Ma non mi auguro nel campo avverso un deserto di rappresentanza, che porterebbe fuori dal gioco democratico-parlamentare un pezzo dell’elettorato italiano. Semmai mi auguro che i partiti della destra italiana recidano con più nettezza i loro legami circa ogni pulsione violenta o antistituzionale. La partita del Colle è ancora tutta da giocare. Salvini non mi pare abbia deciso. Ora è prioritario contrastare la ripresa della pandemia e varare la legge di Bilancio”.