E’ stata definita come l’ondata dei non vaccinati quella che sta investendo l’Europa da qualche settimana. Il super Green pass sta dividendo l’opinione pubblica ma per qualcuno doveva essere già messo in atto a metà del 2021.
”Serviva più coraggio sei mesi fa: avrebbe tolto qualche alibi a chi strizza l’occhio ai no vax. Introdurlo ora rischia di essere inutile: a non essersi ancora vaccinata è una fascia di popolazione ideologizzata che difficilmente lo farà ora, obbligo o no. Irriducibili che non fanno neppure le vaccinazioni obbligatorie ai figli”.
Così al Corriere della Sera, Licia Ronzulli, esponente del vertice di Forza Italia, favorevole all’obbligo del vaccino ”fin da quando è arrivato il vaccino”, quando presentò un ddl per imporlo.
”Per il personale sanitario – ha affermato – esiste già l’obbligo proprio a seguito di una mia proposta e il governo avrebbe già dovuto estenderlo anche per la terza dose: siamo in ritardo. Ora va reso obbligatorio per forze dell’ordine, insegnanti e personale scolastico e per i lavoratori, sia pubblici che privati, che svolgono attività di front office e sono, quindi, a contatto col pubblico”.
La Ronzulli si è detta favorevole anche al super Green pass: ”Questa è l’epidemia dei non vaccinati, i numeri sono impietosi. Giusto escludere chi non è vaccinato da tutte le attività al chiuso, da palestre e piscine a cinema, teatri e ristoranti. Non si possono far pagare gli italiani che si sono vaccinati con altre restrizioni o limitazioni. Qualcuno parlerà ancora di obbligo surrettizio. Chi non vuole vaccinarsi starà a casa. Quanto ai mezzi pubblici, il diritto alla mobilità è sacrosanto, quello a contagiare gli altri non esiste. Gli autobus, i treni e gli aerei possono trasformarsi in focolai per quanto sono affollati. Abbiamo il dovere di fare di più. Vaccinerò la mia bambina – ha aggiunto – Questo virus è un nemico subdolo perché invisibile, che non fa distinzione tra più o meno giovani”.