Il nome di Berlusconi per il Quirinale non è solo una voce di corridoio ma non convince tutta la Destra. Infatti la Capa di Fratelli d’Italia non crede molto nelle potenzialità del cavaliere: “Berlusconi candidato unico del centrodestra? Beh, questo dipende dalle convergenze possibili, non solo da noi. È un’ipotesi che prendiamo in seria considerazione, ma poi ci sono i numeri e le disponibilità: non abbiamo da soli i numeri per eleggere un capo dello Stato di centrodestra e quindi bisognerà cercare le strade”.
E’ quanto ha detto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in una intervista al Corriere della Sera, sul tema del Quirinale e della candidatura di Silvio Berlusconi.
“Sia chiaro però che il centrodestra in questa fase può e deve contare. Cioè noi abbiamo, numeri alla mano, una grande occasione e non possiamo perderla – ha sottolineato – . Nessuno pensi di poter eleggere oggi un capo dello Stato senza di noi, ma dobbiamo anche dimostrare di essere molto compatti”.
Poi sull’ipotesi Draghi ha aggiunto: “È chiaro che nell’attuale contesto sia una figura italiana autorevole, vista anche l’uscita di scena di Angela Merkel: potrebbe riequilibrare i rapporti di forza dopo lo strapotere franco-tedesco”. “L’Italia può difendere e rafforzare il suo peso in Europa. Mario Draghi giocherebbe questo ruolo oppure no? – si è chiesto – Non ho gli elementi per una risposta e credo che prima di tutto bisogna chiedere a Draghi che cosa intenda fare”.
Letta avversario autorevole
“Enrico Letta è distante anni luce da me e da FDI ma lo considero un avversario degno di assoluto rispetto per autorevolezza e preparazione. Per questo mi è dispiaciuto che una battuta che probabilmente mi è uscita male, sia stata interpretata come una mancanza di rispetto perché non lo avrei mai fatto: per me lo scontro politico può essere aspro ma non deve mai cadere nell’attacco personale. E io so cosa significa perché purtroppo ne sono spesso bersaglio”.
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