Il governo e il Cts domani si incontreranno e delibereranno le nuove direttive sulla quarantena per i vaccinati, facendo dei distinguo tra chi ha ricevuto la terza dose.
“La riduzione della quarantena per i vaccinati con la terza dose la valuteranno gli scienziati del Cts e come sempre proporranno le scelte più corrette e prudenti. L’obbligo vaccinale e lockdown mirati a chi non è vaccinato in alcuni momenti come quello della pausa natalizia avrebbero protetto ancora di più la salute di tutti, difeso la vita e tutelato operatori e reti sanitarie”.
Lo afferma Francesco Boccia, deputato Pd e responsabile Regioni e Enti locali della segreteria in un’intervista.
“Il Pd ha sempre chiesto il massimo rigore possibile, ma in maggioranza ci sono partiti che per troppo tempo hanno strizzato l’occhio a negazionisti e no vax, salvo poi essere smentiti dalla realtà. Con la volontarietà abbiamo toccato fino all’85% di doppie dosi ma è evidente che non è bastato perché la copertura dopo 5-6 mesi si riduce e bisogna mantenere quei numeri così alti di vaccinati anche con le terze dosi, ma siamo ancora lontani”.
“Forse arriveremo all’85% di terze dosi ma dopo settimane molto difficili, per questo andavano limitati gli spostamenti anche durante le festività solo a chi aveva il massimo della copertura vaccinale.
Oggi serve avere il polso duro, andare avanti con le terze dosi, convincere chi ancora pone resistenze alla prima dose e se ogni tanto è necessaria qualche restrizione mirata serve il coraggio di farla. È la vita al tempo del Covid-19″.