Un falso cristiano, cinico e razzista: non si può pensare altro di qualcuno che, come Salvini, difende a spada tratta le radici cristiane del Natale e poi ha il coraggio di etichettare come ‘buonsenso’ le grottesche parole di Nicola Molteni, sottosegretario al Ministero dell’Interno, che dichiara che l’Italia ha bisogno “di barche di turisti, non di immigrati”.
Salvini è impegnato nella personale battaglia contro la magistratura che ha prosciolto Carola Rackete da tutte le accuse e quindi il tema migranti per il leghista è più caldo che mai. E senza sviluppare un minimo senso di empatia o di carità, anch’essa cristiana, poco dopo Salvini ha l’ardire di twittare “Nave norvegese con 558 clandestini a bordo in arrivo dove? In Italia, ovviamente… Che il 2022 riporti dignità e sovranità al nostro Paese!”.
Immaginiamo per un attimo cosa può significare mettersi su un barcone nel pieno di dicembre per attraversare l’oceano e sfidare la morte, per cercare di avere una vita migliore. Un diritto umano che Salvini non riconosce a chi non ha avuto la fortuna – secondo lui – di nascere in Europa.
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