Berlusconi al Quirinale: da quando c’è la repubblica si tratta del primo caso di una persona che si auto-candida e che fa una vera e propria campagna elettorale cercando voti con metodi discutibili,
E infatti potrebbe costare cara a Silvio Berlusconi la tentata campagna acquisti via telefono, in vista delle elezioni per il Quirinale.
Come hanno riferito diversi parlamentari, in questi giorni Berlusconi ha contattato diversi deputati e senatori presentandosi ai suoi interlocutori come “quello del Bunga Bunga”. L’ex premier si è lasciato andare a promesse di ogni tipo, allo scopo di acquisire consensi alla sua candidatura al Quirinale.
“Noi lo denunceremo. Lunedì depositiamo una querela in Procura. Stiamo valutando con gli avvocati se farlo per corruzione o per vilipendio alla presidenza della Repubblica”, dice Gianfranco Mascia interpellato dall’agenzia Dire.
Mascia, ecologista da sempre, ha una storia di antiberlusconismo doc. Fondatore nel 1993 dei comitati Boicotta il Biscione, nel 1994 ha subito anche una violenza personale collegata alla sua militanza contro il cavaliere di Arcore.
“Questo è un paese impazzito”, dice ancora Mascia, sgomento di fronte al fatto “che Berlusconi venga preso sul serio. Sono sconvolto anche solo che se ne parli. Mi hanno intervistato alla tv tedesca e a quella spagnola. Anche il New York Times mi ha intervistato. Tutti per chiedermi una sola: ma com’e’ possibile?”.
Se la candidatura di Berlusconi dovesse sopravvivere alle polemiche, il 25 gennaio, il Popolo Viola, di cui Mascia è uno dei promotori, manifesterà a piazza Santi Apostoli. “Abbiamo fatto un appello a tutte le forze sociali e politiche perché è venuto il momento di rompere gli indugi. C’è troppa tolleranza, anche da parte del Pd. E’ venuto il momento di una risposta corale e collettiva, di un’indignazione di massa nei confronti di una persona che getta discredito sull’istituzione più alta e sulla democrazia tutta”, dice Mascia.
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