Hanno ufficialmente lanciato la sua candidatura, sono mesi che la portano avanti e adesso che siamo alle porte della votazione, la destra comincia una timida marcia indietro. Come a dire, fino ad ora abbiamo scherzato, sciocchi voi che ci avete creduto.
Persino il governatore della Liguria, Giovanni Toti, uno dei più entusiasti sostenitori di Berlusconi al Quirinale, adesso invoca prudenza: “In questi giorni si sta mettendo maluccio. Se Berlusconi volesse correre per il Quirinale, ed io continuo a consigliargli prudenza, dovrebbe intanto costruire un percorso per arrivarci. Invece, aldilà del fatto di presentarsi come leader di una forza politica, intorno a lui sembra esserci un circo equestre che non si addice ad una partita così importante” afferma in un’intervista al Messaggero.
“Anche dal punto di vista strategico – sottolinea il cofondatore di Coraggio Italia – non vedo passi avanti. C’è chi sta facendo di tutto affinché la candidatura non vada in porto”. “Al casinò – conclude Toti – se punti su un numero secco puoi ottenere una grande vincita ma anche una gigantesca sconfitta. Spero che il centrodestra lo capisca: se non riuscisse a trovare i voti, se alla quarta votazione non raggiunge i 505 sì sarebbe una sconfitta esiziale per la coalizione, e di voti ne servirebbero molti anche per equilibrare i franchi tiratori e le mosse del centrosinistra”.
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