di Antonello Sette
Occhetto, Silvio Berlusconi ha acquistato alcune pagine pubblicitarie, in cui sostiene che la sua discesa in campo del 1994, ha evitato a tutti noi un regime illiberale e autoritario. Lei, che era all’epoca l’indiscusso leader della sinistra italiana, che cosa gli risponde?
Ritengo – dice a SprayNews l’ex segretario del Pci e del Pds – che questa sia una delle più grandi fake news della storia politica del nostro Paese, che Berlusconi, come primo esponente del populismo italiano, ha messo in giro in quegli anni. Esattamente due anni dopo che la bandiera del comunismo era stata ammainata dal pennone più alto del Cremlino e quasi quattro anni dopo la svolta della Bolognina, grazie alla quale, noi eravamo diventati parte integrante della sinistra europea, e dopo che io ero stato il fondatore, insieme ad altri, del socialismo europeo. Se per Berlusconi esisteva un pericolo autoritario italiano, dovrebbe riferire questo stesso pericolo a tutta la sinistra europea e a tutta la socialdemocrazia. Questo dimostra l’enormità della sua affermazione.
Berlusconi di essere stato l’eroe, che ha salvato l’Italia da un grande pericolo, continua a pensarlo…
Sono gli eventi della storia a smentire la sua convinzione di avere avuto una grande funzione nella fine della guerra fredda. Una guerra che era finita da due anni in campo internazionale e che lui ha restaurato in Italia balenando l’idea dell’esistenza di un pericolo autoritario. Un’enorme fake news smentita dalla sequenza degli accadimenti.
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