Salvini crolla nei sondaggi e si butta sull'usato sicuro: attacchi a Lamorgese sulla sicurezza

Salvini e la Lega cercano di recuperare alzando la voce sulla sicurezza e attaccando anche il sindaco di Milano Beppe Sala

Salvini crolla nei sondaggi e si butta sull'usato sicuro: attacchi a Lamorgese sulla sicurezza
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20 Febbraio 2022 - 19.44


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Matteo Salvini arretra nei sondaggi e allora si butta sull’usato sicuro, ossia vestire i panni dello sceriffo, possibilmente contro gli stranieri.

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 Matteo Salvini vedrà il presidente del Consiglio Mario Draghi nei prossimi giorni: fonti della Lega sottolineano che il leader del partito intende esprimere “grande soddisfazione” per il decreto Energia che “dev`essere l`inizio di un percorso per tutelare famiglie, artigiani, commercianti e imprese” visto che serviranno altre risorse e interventi strutturali.

Salvini, si sottolinea, ribadirà al presidente Draghi che si aspetta una stagione di riforme, a partire da quella della Giustizia grazie ai referendum, confermando la piena collaborazione della Lega per un efficace utilizzo dei fondi europei. Unico motivo di preoccupazione che Salvini sottoporrà a Palazzo Chigi – riferendo una sentimento diffuso soprattutto tra gli amministratori locali – è l’assenza del ministro dell`Interno che si traduce in aumento di sbarchi e allarme sicurezza generalizzato.

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La Lega attacca Sala e Lamorgese

“Anche questa notte, a Milano, 5 ragazzini sono stati accoltellati in poche ore. Mi pare del tutto evidente che in città ci sia un problema di sicurezza sempre più serio. Ringrazio ancora una volta le forze dell’ordine per il loro grande lavoro, anche di prevenzione, che svolgono ogni giorno. Il problema è certamente di sicurezza urbana, ma è anche soprattutto sociale e culturale”. Lo dichiara il Commissario Provinciale di Milano della Lega Salvini Premier Stefano Bolognini.

“Forse – prosegue Bolognini – qualcuno pensava che la visita e gli annunci del Ministro Lamorgese avrebbero risolto i problemi, invece servono azioni concrete, non solo parole. Bisogna capire perché i giovani esprimono questa violenza. Servono interventi sociali e di coesione fra i giovani, e politiche educative, soprattutto nelle periferie, ma non vedo interventi concreti da parte dell’amministrazione comunale. Chi commette un reato va condannato sempre e punito. Ma dobbiamo anche capire ciò che lo ha mosso”.

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“Invece di pensare che l’unico problema di Milano siano le case popolari – conclude il Commissario milanese della Lega -, il Comune dovrebbe occuparsi maggiormente di questi temi prima che la situazione possa ulteriormente peggiorare”.

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