Carlo Calenda, leader di Azione, conferma la linea delle mani libere dettata nell’ultimo congresso di Roma, ed è pronto ad appoggiare a Genova la riconferma dell’uscente sindaco di destra Marco Bucci. A una condizione: che tagli il cordone ombelicale con il partito di Giorgia Meloni.
“Stiamo riflettendo sulla candidatura di Bucci – ha confessato Calenda a Sky – Ci ho parlato, è un bravo sindaco, ha fatto un ottimo lavoro sul ponte Morandi e tuttavia c’è un problema: è sostenuto da Fdi, che è un partito che non solo è fuori dal governo, è antieuropeo e che in Europa sta con formazioni para-fasciste. Non metterò mai il simbolo di Azione accanto a quello di Fdi o del M5S”.
Il lavoro del leader di Azione è su più fronti, ma il diktat di correre senza l’estrema destra è irremovibile: “Proverò a candidare dei nostri, se non ci riesco darò indicazioni di voto. Quello che ho detto a Bucci è: considera la possibilità di rompere con le estreme, anche perché Genova è città Medaglia d’oro della Resistenza, ha una storia particolare, e di capire che oggi c’è, com’è successo con me a Roma, un mondo di persone orientate al centrodestra o al centrosinistra che cerca pragmatismo e serietà. Il voto che ho preso a Roma era metà di centrodestra, metà di centrosinistra. Azione potrà sostenere Bucci ad alcune condizioni – ha ribadito l’ex ministro del governo Renzi – e ci stiamo parlando. Se avrà il coraggio di rompere con Fdi sono assolutamente disponibile a supportarlo direttamente”.