Salvini, il grande fan di Putin, una condanna netta sulla situazione in Ucraina non riesce a esprimerla. Il silenzio imbarazzante dietro cui si sta trincerando la Lega per evitare di pestare i piedi allo zar Putin è già stato oggetto di critiche, ma la risposta che ha dato Salvini, incalzato dai giornalisti, è un capolavoro di cerchiobottismo.
“Se condanno le azioni di Putin? Io condanno ogni lesione dei confini” dice Salvini, pur di non fare il nome di Putin. E continua: “Io ho difeso quelli italiani, figuriamoci se non difendo quelli stranieri. È bizzarra la sinistra che si disinteressa dei confini italiani e si preoccupa di quelli di altri paesi” dice il leghista, che paragona i migranti a un esercito armato.
“I confini sono sacri, non si violano” continua Salvini, che almeno ammette: “A me i carri armati non piacciono, di tutto abbiamo bisogno fuorché di guerra”. Già oggi, Europa Verde aveva condannato il silenzio della Lega sull’argomento.
Meglio non fa Giorgia Meloni, che almeno riesce a riconoscere le responsabilità di Putin ma ci tiene a specificare che “è anche colpa di Biden”.
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