Il tweet di Josep Borrell sulle sanzioni alla Russia di Vladimir Putin è stato sicuramente fuori luogo, tanto da essere cancellato dallo stesso Alto Rappresentante. Ma fuori luogo è anche il commento fulmineo di Matteo Salvini che, a distanza di settimane, non ha ancora condannato in maniera netta l’azione aggressiva di Putin contro l’Ucraina.
Salvini infatti ha commentato il tweet di Borrell sulle conseguenze delle sanzioni alla Russia (tra cui si trovava anche uno strano ‘basta shopping a Milano’) dichiarando: “Per il capo della politica estera dell’Unione Europea, le sanzioni contro la Russia servono a bloccare lo shopping dei russi a Milano e i loro party a Saint Tropez… Siamo al ridicolo. O forse al tragico”.
Ma Salvini non ha espresso una condanna netta sulle azioni della Russia: si è limitato a dire, in una delle sue capriole in aria, che lui condanna “ogni tipo di violazione dei confini”. E poi, per sviare l’attenzione, Salvini ha aggiunto: “Ho difeso quelli italiani, volete che non mi interessi di quelli stranieri?” Insomma, anziché condannare Putin, Salvini paragona l’esercito russo nel Donbass ai migranti disperati sulla Open Arms. Robe che solo lui è in grado di fare senza vergognarsi.
Ma la replica al tweet di Borrell però è stata fulminea. Il che dimostra che Salvini e la Lega, trincerati dietro un imbarazzante silenzio per non pestare i piedi di Putin, sono prontissimi a criticare l’Unione Europea, impegnata in una difficilissima crisi diplomatica. Il contributo più ‘importante’ della Lega sulla questione è stato avvertire di stare attenti che le sanzioni alla Russia non abbiano un “effetto boomerang sulla nostra economia”.
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