Tutto pur di non dire chiaramente che appoggiando in tutti questi anni la Russia di Putin si è assunto gravissime responsabilità politiche.
“In questo momento c’è qualcuno che invade e qualcuno che è invaso, c’è qualcuno che ha aggredito e qualcuno che è stato aggredito, noi siamo a fianco degli aggrediti, c’è Putin che ha aggredito e Zelensky che è aggredito”. Così Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa alla Camera per presentare il sondaggio del professor Enzo Risso sul conflitto Russia-Ucraina. “E’ il caso di dirlo, per dire basta alle polemiche stucchevoli”.
La pseudo-svolta pacifista
“La pace non è mai politicamente scorretta, è il primo obiettivo da inseguire con ogni mezzo necessario, c’è un popolo aggredito e in fuga” ma “non si può mai sospendere il dialogo perché altrimenti bomba chiama bomba, per me non è mai fuori moda parlare di pace”. Detto da Salvini che in questi anni ha sempre tuonato con il mondo del volontariato e delle Ong ed era il punto di riferimento di settori della chiesa anti-Bergoglio verrebbe da ridere.
Conoscendo Salvini e il suo opportunismo ben descritto da padre Zanotelli a seconda di come andranno le cose non ci si potrebbe meravigliare se a breve si metterà la maglietta di Zelensky dopo aver messo in soffitta quelle in favore di Putin. Ma se Putin dovesse prevalere farebbe sempre in tempo a fare marcia indietro.
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