Guerra in Ucraina, come fermarla? “Il grande pericolo è che Putin la stia ponendo in termini ricattatori, ma ovviamente tutto questo ha dei limiti profondi legati all’escalation militare e nucleare che nessuno per parte nostra vuole”. Così il segretario del Pd Enrico Letta commenta, in un’intervista al Corriere della Sera, l’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
“Noi – sostiene Letta – dobbiamo fare lo sforzo più unitario possibile per portare a un tavolo negoziale Putin. E questo non può che avvenire con l’inclusione di soggetti terzi, che non siano né l’Europa, né gli Usa, né la Russia stessa”, quindi “Cina, India e Turchia, i grandi Paesi che hanno un rapporto con l’Occidente, ma hanno anche mantenuto un rapporto con Putin. L’Europa e l’Italia non sono in guerra con la Russia e l’escalation non è il nostro obiettivo”.
Sull’annuncio della presidente della Commissione Ue Von der Leyen di preparare nuove sanzioni contro la Russia, noi, ha detto Letta, “siamo pronti a valutare le proposte della Commissione. Le sanzioni sono le più dure mai comminate e in qualche giorno porteranno al collasso l’economia russa, che finirà in ginocchio. Gli effetti stanno già arrivando, non dobbiamo ogni giorno fare il rilancio”.
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