Salvini continua nella sua tattica: far finta di preoccuparsi delle sorti dell’Ucraina ma senza condannare in maniera chiara aperta e ferma Vladimir Putin, del quale ha fatto per anni politicamente il ragazzo pon-pon e con il quale aveva sottoscritto il patto d’azione che legava la Lega al partito dello Zar con un programma politico reazionario.
Salvini, come hanno capito perfino i sassi, non vuole e soprattutto non può attaccare in maniera diretta Putin perché forse i legami politici e organizzativi in questi anni sono stati più solidi di quanto sia emerso.
Ad ogni modo mentre il capo della Lega è attivo sui social, si guarda dal presentarsi alle manifestazioni organizzate dagli ucraini dove il suo idolo Putin è il principale bersaglio degli attacchi. E come potrebbe mai Salvini partecipare ad una iniziativa nella quale si attacca Putin?
Il senatore del Pd, Vincenzo D’Arienzo, se ne è accorto.
”Nel suo solito fare smodato e istrionico, Salvini annuncia di tutto, persino che vuole andare a manifestare in Ucraina (ovviamente, è una balla). Annunci su annunci cercando di cavalcare l’onda (è anche scontato, ormai). Finora, però, non si è visto a nessuna manifestazione che le tante comunità ucraine hanno organizzato a centinaia in giro per l’Italia e neanche a quelle organizzate da associazioni di vario tipo. Come mai? La finisca di annunciare cose inutili e si faccia vedere negli unici posti dove serve: a Bruxelles e accanto al popolo ucraino”.
Come mai è chiarissimo. E infatti quella del senatore del Pd, Vincenzo D’Arienzo era una domanda retorica.
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