di Antonello Sette
Vito non l’ho visto fra gli illustri convitati al matrimonio di Berlusconi…
Ho ricevuto solo un quasi invito per un quasi matrimonio. E, poi, non sono sufficientemente illustre e intimo, come erano tutti i quasi presenti. Quindi, giustamente non c’ero.
Peccato perché, se ci fosse quasi andato, avrebbe assistito in diretta alla solenne investitura da parte del quasi sposo di Matteo Salvini, definito senza mezze parole l’unico vero leader del centrodestra italiano?
Se ci fossi quasi andato – dice a SprayNews l’ex capogruppo di Forza Italia – avrei chiesto senza quasi a Berlusconi di prendere le distanze da Putin. Già un mese fa, proprio parlando con lei, gli avevo chiesto di condannare Putin, a maggior ragione perché era suo amico. Quando al quasi matrimonio si è, invece, espresso con la consueta generosità nei confronti di Salvini, elevato a unico leader d’Italia, mi sono ricordato di quando a settembre, in occasione del suo compleanno, aveva detto che Putin era l’unico leader del mondo. Io preferisco ascrivere queste battute del Presidente Berlusconi a una generosità di giudizio. Prenderlo sul serio sarebbe inquietante. E’ una realtà seria, purtroppo, che Berlusconi continui a non pronunciare una condanna esplicita e diretta dell’aggressione di Putin nei confronti dell’Ucraina. Se poi dovesse accadere che il centrodestra designi Salvini come suo leader, si porrà evidentemente un problema più generale.
A breve Forza Italia avrà un’occasione per chiarirsi e chiarire da che parte sta. E’ così?
Sì per l’8 e il 9 aprile è convocata l’assemblea nazionale. Io credo che Forza Italia non debba semplicemente rivendicare la sua centralità all’interno del centrodestra e ribadire che senza Forza Italia e il centro moderato e europeista, che rappresenta, non si vince. Per essere credibili, noi dobbiamo anche far capire che, se il centrodestra sarà a trazione sovranista e nazionalista, noi non ci possiamo stare. Ribadire la propria identità politica non può che significare ancorare ad essa. Spero le alleanze. E’ inutile fare l’assemblea, se diamo già per scontato che dobbiamo stare all’interno del centrodestra. La alleanze si fanno sulla base dei contenuti. E’ cosa buona e giusta ribadire l’identità di Forza Italia. E’ cosa assolutamente non buona e non giusta dire che l’unico leader in Italia è Salvini e l’unico nel mondo Putin. Mi auguro che Berlusconi non lo pensi davvero.
Vito, al quasi matrimonio e il Berlusconi privatissimo mi suggeriscono una domanda. Che ne sarà di Forza Italia se e quando Berlusconi deciderà di abbandonare la politica? Può sopravvivere al suo fondatore e mai discusso leader?
Forza Italia è una creatura di Berlusconi. Non credo che possa sopravvivergli. Oggi del resto la politica italiana, e non solo italiana, è fatta di partiti personalistici, che corrispondono all’immagine del loro leader. Forza Italia corrisponde all’immagine di Berlusconi. Ci sarà sempre bisogno di un partito liberale, europeista, atlantico e, aggiungo, attento ai diritti civili, ma io non penso che Forza Italia potrà avere un futuro senza Berlusconi. Il presente, però, ci dice che la politica ha ancora bisogno di Berlusconi e che Berlusconi ha ancora della politica. L’8 e il 9 aprile alla nostra assemblea nazionale ci sarà ancora e soprattutto lui.
Argomenti: silvio berlusconi