Il segretario del Pd Enrico Letta, parlando al congresso dell’Anpi, ha dichiarato che il Partito Democratico e l’Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani, “saranno sempre dalla stessa parte del campo. È il campo della Costituzione, della democrazia, dei principi dell’antifascismo”. “È un campo che ha bisogno di essere rivitalizzato”, ha aggiunto. Bisogna “far sì che i principi fondanti della nostra democrazia non vengano dati per scontato nel passaggio generazionale che oggi è in corso”.
“Quella del fascismo non è stata una marcia inarrestabile e impossibile da fermare”. E ora, nel mezzo del conflitto in Ucraina, “ognuno di noi è chiamato a fare il proprio dovere” per battersi contro il “fascismo”. Ecco perché “il Pd e l’Anpi staranno sempre dalla stessa parte del campo”, ha detto Letta.
Perché “se la Marcia su Roma avesse trovato di fronte istituzioni politiche e avesse trovato di fronte istituzioni militari e una monarchia diversa rispetto all’atteggiamento che tenne – ha aggiunto il segretario del Pd – probabilmente, forse, la storia d’Italia sarebbe stata differente”.
L’Italia, secondo il leader dem, “è finita dove è finita anche perché qualcuno doveva fare il suo dovere e non lo fece. Ora ci troviamo di fronte a un tempo in cui ognuno di noi è chiamato a fare il proprio dovere e oggi fare il proprio dovere vuol dire innanzi tutto rinverdire una memoria che sia in grado di aggredire quelle ragioni che spingono oggi a un nuovo fascismo, a un nuovo rigurgito di valori che stanno in quella parte che è giusto demonizzare di tutto ciò che è contro la logica della Costituzione, della democrazia”.
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