E’ fallito il tentativo del governo di trovare un punto d’incontro tra le diverse correnti di pensiero nella maggioranza, in relazione al tema dell’aumento delle spese militari. Nel corso della riunione andata in scena in serata, in vista dell’approdo al Senato del dl Ucraina, è arrivata una fumata nera. M5s e LeU sono rimasti sulle barricate rifiutando ogni tipo di mediazione proposta, che poteva entrare in un ordine del giorno ad hoc. La gradualità dell’aumento delle spese non ha trovato infatti un punto di caduta. Nel caso in cui, in commissione, non cambiassero le posizioni l’esecutivo ha annunciato che in aula metterà la fiducia.
Conte atteso da Draghi Il tema dell’aumento delle spese militari per la difesa fino al 2% del Pil entro il 2024 di certo sarà oggetto di discussione a Palazzo Chigi: il presidente del Consiglio Mario Draghi vedrà il leader del M5s, Giuseppe Conte, che da giorni si è messo di traverso sull’argomento nonostante il richiamo alla coesione lanciato dal premier a Bruxelles. Al termine del Consiglio europeo Draghi aveva infatti lanciato un messaggio chiaro, ricordando a tutti che in questo momento “l’unica cosa che può fare una politica che vuole bene al Paese e vuole la pace è stare uniti”.
Il leader pentastellato tuttavia anche oggi ha tenuto il punto ribadendo che gli impegni con la Nato “sono stati presi nel 2014, non sono stati onorati e non possono essere onorati dopo due anni di pandemia e in un momento di emergenza energetica. Farlo con una tempistica così stretta sarebbe una presa in giro per gli italiani”.
Nel pieno del braccio di ferro, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, intervenendo alla cerimonia per i 99 anni dell’Aeronautica militare, ha intanto sottolineato che gli investimenti per la Difesa sono “importanti e funzionali ai nostri beni più preziosi, la sicurezza, presupposto imprescindibile per la pace, giacché la capacità di deterrenza è fondamentale per preservare i valori fondamentali della nostra società e le conquiste delle nostre democrazie, recentemente drammaticamente messe a repentaglio dalla sanguinosa invasione dell’Ucraina”. “Lo spazio e il cyber-spazio – ha quindi aggiunto – sono le nuove frontiere dove la Difesa deve fronteggiare minacce in continua evoluzione”.
Sul tema dei finanziamenti per “la difesa” e “la transizione verde” che l’Ue è chiamata ad affrontare, è intervenuto anche il commissario per l’Economia Paolo Gentiloni, spiegando che “richiederà un quadro di sostegno delle regole di bilancio e potenziali nuovi meccanismi di finanziamento congiunto a livello europeo”. “Questi investimenti sono cruciali per aumentare la nostra autonomia in questi settori strategici”, ha aggiunto.
Nel pomeriggio decreto in commissione al Senato Il decreto Ucraina sarà all’esame delle commissioni Esteri e Difesa di Palazzo Madama (si riuniranno in seduta comune dalle 14.30) mentre la discussione generale in Aula dovrebbe cominciare tra mercoledì e giovedì. Con all’orizzonte l’ennesima fiducia da parte del governo.
Argomenti: giuseppe conte