La ferita dell’umiliazione ricevuta in Polonia a Przemysl brucia ancora sulla pelle di Matteo Salvini. Che ora ha cambiato tattica, riducendo drasticamente il suo rapporto con il di solito consueto codazzo di giornalisti e reporter. Cambio di passo che non è sfuggito ai leghisti più vicini al leader del partito, che lo giustificano così: “Si tratta di una scelta tattica, non può essere che per la sua generosità Salvini finisca sempre per fare da bersaglio”.
Il ragionamento è chiaro: meglio evitare al massimo di esporsi in questo momento. Poi capita che i tanti che lo attendono al varco lo riescano a bloccare, come oggi, intercettato mentre entra in Senato per votare la fiducia a Draghi. Lui si ferma un momento, risponde a qualche domanda e poi taglia corto: “Lasciatemi entrare in Senato, altrimenti dicono che non vado a votare perché me lo chiede Putin…”.
Che sia stato consigliato dai suoi o che sia un sua scelta, il nuovo profilo light con i media si nota già da un po’. “È finito il consiglio federale della Lega. Non è previsto punto stampa”, era il messaggio che lo scorso 22 marzo, lo staff del Capitano mandava ai giornalisti in attesa a Botteghe Oscure, sede ‘romana’ della Lega.
In quell’occasione, nonostante telecamere e cronisti, il leader della Lega esce dal retro del suo ‘Bottegone’, preferendo evitare dichiarazioni e domande. Rarefatti sono i contatti con la stampa, l’ultimo risale allo scorso 18 marzo, quando a Verona è stato intervistato alla Fiera da Bruno Vespa.
Anche le dirette social latitano da tempo, nel mese di marzo si segnalano solo alcuni collegamenti con la radio (Isoradio e Radio Libertà) e da ultimo, in videocall, con un convegno a Catania, sul tema dei fondi Ue per il sud. Poco attivo sul fronte mediatico, Salvini si à fatto notare per avere visto due volte Silvio Berlusconi, la prima ospite della festa di Villa Gernetto (19 marzo) che ha visto ‘celebrare’ l’unione tra il fondatore di Forza Italia e la deputata Marta Fascina, poi a Arcore, martedì scorso quando i due leader hanno parlato della situazione internazionale e dei prossimi appuntamenti in vista delle elezioni amministrative.
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