Elio Vito: "Addio Silvio, passo al Pd". Il pesce d'aprile crea polemica

Di primo mattino il deputato azzurro Elio Vito annuncia sui social la rottura con Silvio Berlusconi. In un primo momento nessuno pensa a uno scherzo, visto che da tempo veste i panni del 'bastian contrario' dentro Forza Italia.

Elio Vito: "Addio Silvio, passo al Pd". Il pesce d'aprile crea polemica
Elio Vito
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1 Aprile 2022 - 15.29


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Elio Vito si rende protagonista di un pesce d’aprile fin troppo riuscito: “Addio Silvio, vado col Pd”. Di primo mattino il deputato azzurro Elio Vito annuncia sui social la rottura con Silvio Berlusconi. In un primo momento nessuno pensa a uno scherzo, visto che da tempo veste i panni del ‘bastian contrario’ dentro Forza Italia, esattamente dal sì al ddl Zan in dissenso con la linea del partito, culminato con le dimissioni da responsabile del Dipartimento Difesa e sicurezza azzurro nell’ottobre del 2021 con tanto di lettera di protesta al Cav. 

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Poi su Twitter l’ex ministro posta la notizia battuta dalle agenzie e, a commento, una faccina terrorizzata, in stile urlo di Munch, che sembrerebbe non lasciare spazio ad altre interpretazioni: della serie, il mio era un pesce d’aprile. Peccato che oggi, primo aprile, festa delle burle, fanno notare ambienti azzurri, c’è poco da scherzare con un conflitto in corso in Ucraina.

Interpellato in proposito, Vito risponde così quando gli viene chiesto dell’opportunità o meno di scherzare in tempo di guerra: ‘’È il pesce d’aprile più riuscito della politica, mi hanno chiamato tutti….”.

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Molto attivo sul web, non è la prima volta che Vito, forzista di lungo corso (aderisce nel ’94) e in Parlamento dal ’92 (inizia la ‘onorevole’ carriera con i Radicali grazie alla Lista Pannella), gioca la parte del ‘dissidente’: oltre a puntare i piedi a favore a difesa della legge contro l’omotransfobia e sui diritti Lgtb, in occasione della partita del Colle è stato l’unico nome certo nel centrodestra tra i grandi elettori che non hanno sostenuto la candidatura di Elisabetta Alberti Casellati.

Non solo: componente del Copasir dal 2018, nell’aprile del 2021 lascia l’organismo bicamerale di garanzia in segno di protesta contro le mancate dimissioni del presidente, il leghista Raffaele Volpi. Da ultimo, l’ex ministro dei Rapporti con il Parlamento del Berlusconi quater si scaglia contro la fiducia posta dal governo Draghi al dl Ucraina. E oggi, si rende protagonista del primo ‘pesce d’aprile’ di un politico in tempo di guerra.

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