Matteo Salvini non si smentisce: mentre cavalca la xenofobia un giorno sì e un altro pure (i migranti non scappano dalla guerra ma ce la portano in casa) dopo aver cercato il successo cavalcando la Bestia e nell’inutile e penoso tentativo di far dimenticare di aver appoggiato Putin in lungo e largo diventandone politicamente il ragazzo pon con con tanto di magliette e comparsate in Russia e al parlamento europeo, il capo della Lega ora si traveste da pacifista, magari perché da qualche sondaggio emerge che è conveniente per un partito in caduta libera.
E oggi si è nascosto dietro papa Roncalli: “Tutti dovrebbero lavorare per la pace ‘cercando ciò che unisce più di quello che divide’, come chiedeva Papa Giovanni, misurando anche le parole. Ipotizzare ‘minacce nucleari’ e armare i mercenari non avvicina la pace”. Ma che dice Salvini di Putin e della Wagner con il capo nazista amico del suo idolo Putin?
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