Giuseppe Conte alza i toni, perché la campagna elettorale si avvicina anche per i grillini: “Oggi, 1 maggio, è la festa del lavoro. Oggi dovrebbero parlare solo i lavoratori, e tutti coloro che purtroppo un lavoro non ce l’hanno e lo stanno cercando. Eppure anche la politica è da stamattina che tuona, proclama, declama. Sto leggendo tante belle dichiarazioni: reboanti, altisonanti, stentoree. Ma la verità è che la politica è avvolta nell’ambiguità. Tante forze politiche fingono di ignorare che alcune soluzioni – non tutte, per carità – sono già a portata di mano. Alcuni partiti fingono addirittura di non avere un ruolo, un potere concreto, quasi non avessero parlamentari che possono tranquillamente sostenere già domattina testi normativi che ci consentirebbero davvero di onorare degnamente la Festa del Lavoro. Io oggi, come politico, provo vergogna”.
“Provo vergogna perché a un gruppo di rider, a Torino, è stato impedito di prendere parte al corteo del Primo Maggio. Sì, avete inteso bene. Un gruppo di lavoratori precari, che faticano per guadagnare 3-4 euro l’ora, non sono stati ammessi alla manifestazione dedicata al lavoro. Ci saranno approfondimenti. Si parla di agenti contusi e certo la nostra condanna a chi usa la violenza è netta. Ma resta il problema di una rabbia che monta sempre di più perché non ha risposte. Oggi a Torino è stato decretato che il lavoratore precario, tanto più se prende una retribuzione sotto la soglia della minima dignità, non ha neppure diritto di essere protagonista di questa giornata”.
“Io dico alla politica: smettiamola di prendere in giro gli italiani. In Senato giace da tempo un nostro progetto di legge sul salario minimo. Il ministro Orlando ha dichiarato di volere lavorare in questa direzione. Bene. Allora che inviti i componenti del suo partito a lavorare in Commissione lavoro, al Senato, per approvare la soglia del salario minimo, raccordandola alle norme sulla tutela collettiva dei lavoratori. Lavoriamo insieme per approvare questo testo. Approviamo anche l’emendamento ‘Taglia prezzi’ in discussione, sempre al Senato, per detassare gli aumenti retributivi contrattuali. Quanto alla sicurezza sul luogo del lavoro, chiedo alle altre forze politiche di fare chiarezza: condividete o no il nostro progetto per istituire una Procura nazionale specializzata in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro? Non dite sì. Semplicemente lavoriamo e appoggiamo insieme questo ulteriore passo avanti. Cari politici: declamiamo meno e facciamo di più”, conclude il leader M5S.
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