Il vicesegretario del Pd, Giuseppe Provenzano ha commentato le recenti elezioni lanciando una nemmeno troppo velata frecciata a Carlo Calenda.
“Quanto al nostro campo, c’è la matematica e c’è la politica. L’una e l’altra sconsigliano la mera sostituzione fra M5s e Calenda. A tutti, con rispetto e senza spocchia, chiediamo più voti e meno veti. Quello che emerge è che la partita con la destra è aperta, ovunque. Lo sarebbe stata anche a Palermo”.
«Ha visto i dati di Youtrend sulle medie nazionali dei partiti? Ecco, l’unico partito che ha una rispondenza tra il voto alle amministrative e quello stimato alle politiche siamo noi. Il resto è uno spappolamento generalizzato della politica. M5S al 2%, Calenda e Renzi allo 0,6%”.
“Ma persino FDI, che ha stravinto nel campo della destra, è al 10%, molto lontana dai sondaggi. Il fantomatico terzo polo, se andiamo a guardare anche a queste elezioni, non toglie un voto a destra. Sono voti che vengono dal centrosinistra, e che se si sottraggono a una sfida progressista. Sono un regalo alla destra. Peraltro, anche la possibilità di staccare la destra moderata è un’illusione. Per una semplice ragione. La destra moderata, a partire da Berlusconi, in Italia non esiste”.
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