Che ne sarà delle alleanze? «Cerco sempre di badare ai fatti e il primo fatto è che in Parlamento c’è stato un voto importante e il governo ne è uscito più forte e questo ha consentito a Draghi di venire a Bruxelles e di avere più forza nelle trattative che sta conducendo. Non era scontato».
Così il segretario del Pd Enrico Letta intervistato a `Radio Anch’io´, su Radio Rai Uno in merito alla scissione del M5s e a chi dice che il campo largo sia finito. «Basta aspettare 48 ore, domenica sera ci saranno i ballottaggi con 13 città capoluogo che vanno a votare. Noi ne governiamo 2 su 13, vedremo il risultato, prima di parlare di campo largo che si sfarina aspetterei il risultato di domenica».
«Per il futuro il tema del campo delle alleanze è sempre stato per noi secondario rispetto a quello che vogliamo fare», aggiunge. «Noi vogliamo mettere in campo le idee per il futuro dell’Italia». Per fare questo «le alleanze che cerchiamo sono larghe: chi ci vorrà stare sarà con noi ma sulla base dei programmi per cambiare l’Italia».
Oggi «il Pd si trova ad essere oggi il partito più grande, che ha la maggiore responsabilità. E’ un po’ il fratello maggiore. E il fratello maggiore si deve caricare la responsabilità di mettere più parole di unità e lavorare perché si stia più insieme. D’altronde – spiega Letta – l’attuale legge elettorale sia a livello locale che nazionale obbliga a delle coalizioni, se non le si fanno vincono gli altri».
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