Forza Italia perde pezzi che vanno a popolare le altre formazioni ‘liberali’. “Credo sia il momento in cui tutte le persone con una coscienza, un’etica e una cultura politica, e magari anche delle competenze, la smettano di fare calcoli, escano allo scoperto e si assumano delle responsabilità. L`Italia sta attraversando una fase cruciale, delicatissima”.
Lo ha dichiarato il senatore Andrea Cangini, uscito da Forza Italia, parlando a “Viva voce” su radioRai 1
“La caduta del governo Draghi – afferma- avrà dei costi in termini economici e sociali enormi. Bisogna costruire una offerta politica credibile e responsabile. Il realismo dovrebbe essere la cifra politica di tutti i politici ma soprattutto di quelli con una cultura di centrodestra. Invece prevale la demagogia”.
Ha aggiunto: “Purtroppo, anche nel mio ex partito che ormai è piegato alle logiche di Salvini. Lo contestavo quando aveva il 30%. Non ho mai smesso di contestarlo, ora lo contesto meno perché è in una fase a dir poco calante, forse finale”.
L’adesione ad Azione da Calenda
“All’Italia serve un Politica realista, competente, coraggiosa: per questo, preso atto della demagogia dilagante, ho deciso di aderire ad Azione e aiutare Carlo Calenda a costruire un polo liberale che non si limiti a denunciare i problemi, ma sia anche capace di indicare soluzioni ragionevoli”.
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