Se ci si recasse oggi alle urne, Fratelli d’Italia sarebbe con il 23,5% primo partito, con un vantaggio di oltre un punto sul Partito Democratico, attestato al 22,3%.
Al terzo posto, al 14,2%, la Lega di Salvini. In calo, il Movimento 5 Stelle al 9,8% e Forza Italia al 6,5%. Azione (con +Europa) avrebbe il 3,9%, le altre liste restano per il momento al di sotto del 3%.
A 2 mesi dalle Elezioni Politiche, la coalizione di Centro Destra, trainata da Fratelli d’Italia, appare oggi in ampio vantaggio: è quanto emerge dalla fotografia scattata dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dopo le dimissioni del Governo Draghi e lo scioglimento delle Camere.
«La sfida per il primato nel voto per le Elezioni Politiche – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – sembra riguardare oggi i partiti di Giorgia Meloni e di Enrico Letta che, sia pur in ruoli antitetici, sono maggiormente cresciuti negli ultimi mesi». Rispetto al febbraio 2021, mese di nascita del Governo Draghi, FdI guadagna 6,5 punti, il PD oltre 3 punti. Saldo negativo invece, con 9 punti in meno, per la Lega di Salvini, e per il M5S di Conte che ne perde oltre 6, attestandosi per la prima volta nell’ultimo decennio sotto il 10%.
Effettuando un bilancio, quasi un italiano su due, il 48%, esprime una valutazione positiva sul lavoro del Governo Draghi; un’opinione di segno negativo è espressa invece dal 40%. Più alta di 5 punti, al 53%, è la fiducia dei cittadini nel Premier.
La fiducia in Draghi si differenzia in base alla collocazione politica degli intervistati, superando il 90% tra chi vota il Partito Democratico e toccando l’80% tra quanti scelgono Forza Italia. Si riduce invece al 44% tra gli elettori della Lega e si abbassa ulteriormente al 31% tra chi vota oggi il M5S; si fidano di Draghi anche 3 elettori su 10 di Fratelli d’Italia. Intanto, come emerge dall’analisi dell’Istituto Demopolis, a preoccupare famiglie ed imprese, in vista dell’autunno, sono soprattutto l’aumento dei costi di gas ed energia e la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie: il 60% degli italiani ritiene che nei prossimi mesi possa verificarsi un peggioramento della propria situazione economica.
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