Nel partito di Calenda anche gli altri fanno i calendini, ossia danno pagelle e mettono veti a tutti.
«Vorrei correre con un Pd che diventasse un partito riformatore», ma in questo momento è «una realtà incatenata. Ha dentro di sé componenti molto sensibili ai temi dei Cinque Stelle». Lo dice in un’intervista a `Il Corriere della Sera´, l’ex segretario Cisl oggi con Azione, Raffaele Bonanni, parlando delle alleanze per le prossime elezioni.
«Preferirei correre con un Pd che accetti un patto repubblicano vero», precisa. Secondo Bonanni, Pd e Cinquestelle sono vicini su temi come energia nucleare, termovalorizzatori e i rigassificatori, per questa ragione l’alleanza sarebbe difficile se con i dem ci fossero anche sinistra italiana e Verdi.
«Altrove la sinistra ecologista non si comporta come si comportano loro – sostiene – i Verdi in Germania non avrebbero posizioni estreme sui rigassificatori che sono fondamentali in questo momento per calmierare i prezzi. Fondamentale, dicevo, in questo momento che dobbiamo sopperire alla mancanza di gas russo». «Però non è solo questione di Fratoianni e Bonelli – sottolinea l’ex sindacalista – a Piombino a protestare contro il rigassificatore c’era anche il Pd. Tutti insieme con FdI e M5S. Bisogna farla finita con questo bi-populismo», dichiara.
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