La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, respinge le critiche sul posizionamento del partito e in un’intervista al Corriere della Sera spiega la sua visione dell’Italia futura: “Chi ci attacca danneggia l’Italia. Noi conservatori siamo una famiglia della Ue. Ci sentiamo eredi di un’identità da fare crescere”.
Meloni chiede agli avversari il “confronto su idee e progetti”, ma incalza: “Contro il centrodestra ci sarà la solita sinistra, che si vorrebbe arrogare il diritto di stabilire quale sia la direzione nella quale devono andare i cambiamenti”.
“La sinistra si vorrebbe arrogare il diritto di stabilire quale sia il progresso e quale la direzione nella quale devono andare i cambiamenti. Un conservatore non è contrario ai cambiamenti in sé. È contrario alla visione della sinistra secondo la quale progredire vuol dire cancellare tutto ciò da cui proveniamo”. “Dio, Patria e famiglia non è uno slogan politico ma il più bel manifesto d’amore che attraversa i secoli. Affonda le sue radici nel `pro Aris et Focis´ di Cicerone: `l’altare e il focolare´ che da sempre fondano la civiltà occidentale”.
Anche se la dicotomia fascisti/antifascisti “potrebbe giovare perché gli italiani si rendono conto di quanto la sinistra cerchi di scappare dalle sue responsabilità accusando gli altri di cose assurde, vorrei una campagna elettorale nella quale le forze politiche si confrontano su idee, progetti e visioni del mondo. Un terreno però sul quale la sinistra da sempre non vuole confrontarsi evidentemente perché si sente particolarmente debole. Questa abitudine della sinistra di tornare a parlare di fascismo e antifascismo in campagna elettorale credo che abbia stancato gli italiani sia di centrodestra che di centrosinistra”.