Calenda: "Renzi va da solo perché si sente il più figo del bigoncio"

Il leader di Azione, Carlo Calenda: "A me non frega nulla di Fratoianni e Bonelli, sono cose che riguardano Letta: dico solo attenzione a tenere la barra dritta sul programma

Calenda: "Renzi va da solo perché si sente il più figo del bigoncio"
Carlo Calenda
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4 Agosto 2022 - 10.20


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Calenda continua con i suoi metodi e tratta con disprezzo tutti, salvo la mini-tregua con il Pd: «Il momento delle mediazioni sui contenuti è passato, le persone vogliono sentire la chiarezza nei programmi. Quello che raccomando a Letta è di rimanere sulla agenda Draghi». 

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Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, ai microfoni di «Radio anch’io» su Rai Radio1. «Oggi siamo davanti a uno scenario molto pericoloso per l’Italia, ci sono Salvini e Meloni da un parte, Calenda e Letta dall’altra. Enrico è una persona seria, dico presentiamo un programma pragmatico e serio, evitiamo di fare un minestrone perché non serve a nessuno», ha aggiunto.

Calenda ha poi chiuso all’ipotesi di poter scendere a patti o rinegoziare i punti del patto con il Pd per «ricucire» con Fratoianni e Bonelli: «A me non frega nulla di Fratoianni e Bonelli, sono cose che riguardano Letta: dico solo attenzione a tenere la barra dritta sul programma».

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Renzi fuori per scelta sua, da noi porte aperte

Renzi è fuori da questa alleanza «per scelta sua. Io sinceramente non ci capisco più niente, mi sono arreso. Porte apertissime da parte mia e di Letta. Se lui dice `fate tutti schifo, vado avanti da solo perché sono il più figo del bigoncio’, che devo fare? Non lo posso costringere. Per me il metro di ragionamento di Matteo Renzi sulla politica è qualcosa che non riesco proprio a comprendere».

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