Carlo Calenda sembra ogni giorno di più twitter dipendente. E purtroppo passa il tempo a destabilizzare le alleanze con le quali dovrebbe trattare dimostrando un’affidabilità politica pari a quella di Donal Trump che tra un danno e l’altro fatto mentre era alla Casa Bianca passava il tempo a polemizzare e spargere odio sui social.
Ora la domanda (seria) è: ma cosa ci si può aspettare in termini di serietà e di affidabilità da parte di un aspirante leader politico che passa gran parte del suo tempo a criticare e attaccare il prossimo sui social? Esistono i telefoni, esistono gli incontri. Chi vuole trovare una intesa la trova senza bisogno di farsi bello sui social, luogo da tifoserie e non da ragionamenti.
Ecco oggi mentre tutti si è impegnati a respingere l’assalto alla Costituzione della destra il nostro passa il tempo twittando. A tutto vantaggio dell’asse Putin-Trump-Orban che aspira a guidare l’Italia.
I tweet di oggi
“Vedo retroscena complicati. Il punto è semplice. Si vince con una proposta credibile di Governo, molto chiara nel patto firmato con il Pd. Si perde se si aggiunge un patto contraddittorio rispetto al primo con gente che ha sfiduciato Draghi. Li eravamo, li siamo rimasti”. Così Carlo Calenda, leader di Azione su Twitter.
Carlo Calenda si limita a twittare il titolo di agenzia. Il sì di Sinistra Italiana all’accordo con il Pd con la richiesta di allargare l’alleanza anche ai 5 Stelle. A dire che l’attenzione dell’ex-ministro è alta su quanto si sta muovendo e quindi sulle scelte che si verranno a determinare nelle prossime ore. Dalle parti di Azione fanno sapere che si attende ora la risposta di Enrico Letta rispetto al mandato di Si a Nicola Fratoianni che include anche la richiesta di recuperare i pentastellati di Giuseppe Conte. «Vediamo che risponde Letta».
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