La destra reazionaria è alle porte e non è una destra normale ma oscurantista: «Un attacco irresponsabile al Colle», la destra vuole «una concentrazione di poteri e un equilibrio diverso rispetto alla tradizione delle democrazie europee». Lo sostiene il ministro del Lavoro Andrea Orlando, parlando delle dichiarazioni di Berlusconi sul presidenzialismo e delle elezioni.
«Non ci troviamo di fronte a nostalgici di regimi del passato – evidenzia – ma ad ammiratori di regimi del presente. Mi riferisco a forme di democratura con le quali non casualmente hanno flirtato gli esponenti della destra italiana». Secondo Orlando non si deve «demonizzare» l’avversario, ma «semplicemente spiegare qual è il modello di riferimento delle destre italiane – sottolinea – Non è l’Inghilterra, la Francia, o la Germania, ma la Polonia, l’Ungheria e per alcuni la Russia di Putin».
E sul fatto che non si sia riusciti a trovare un accordo da Conte a Renzi per un’alleanza spiega: «Il Pd è la forza che si è caricata di più il tema dell’unità. Conte, facendo cadere Draghi, ha offerto una enorme opportunità alla destra e Renzi ha sempre voluto lavorare per la costruzione di un progetto distinto dal centrosinistra. Io non sono contento della rottura, ma a poche ore dalla presentazione delle liste mi pare irrecuperabile». E parlando del M5S: «Con i 5 Stelle governiamo in comuni e regioni, a partire dal Lazio. L’avversario resta la destra e il dialogo non si romperà, ma non ci sono le condizioni per un’alleanza politica».
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