Allarme democratico? Forse no ma non ci andiamo lontano. «Il mio slogan elettorale `è avanti diritti´ e i diritti sono centrali perché in tutto il mondo vengono messi in discussione da quella che Putin ha definito `democratura´, cioè dire che i diritti liberali sono finiti e occorre far decidere le maggioranze nel modo in cui abbiamo visto in Russia, ovvero con l’aggressione dell’Ucraina, oppure in Ungheria o in Cina. Il tema dei diritti è centrale nel mondo, ci accompagnerà nei prossimi anni, ed è centrale nel nostro paese, perché da noi si mettono in discussione i diritti civili prendendo a modello la famiglia di Orban per quanto riguarda la vita delle donne, ma si mettono in discussione in generale le libertà».
Lo ha detto l’ex sindaco di Bologna, Virginio Merola, candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Bologna città, nel corso di un dibattito con il deputato e presidente di +Europa Riccardo Magi, candidato alla Camera dei deputati in uno dei collegi plurinominali dell’Emilia-Romagna.
Per Merola, «la manfrina di dire ogni volta ci sono cose più importanti o prioritarie rispetto ai diritti civili è una grande presa in giro. Non ci sono diritti sociali senza avere insieme diritti civili. Una persona deve essere libera, ma per essere libera si deve saper autodeterminare, poter scegliere, costruirsi come poter vivere nel quotidiano. Le persone possono essere libere, avere i loro diritti civili – ha aggiunto l’ex sindaco di Bologna -, ma per esercitarli le persone devono avere anche dei diritti sociali. Le due cose vanno insieme. Dobbiamo far capire ai cittadini che è in gioco una scelta, tra la democrazia e la `democratura´, questo è Salvini e questo è senz’altro la Meloni», ha concluso Merola.
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