E’ uscito un articolo del New York Times dedicato alla leader di Fratelli d’Italia nel quale si sottolinea come Meloni sia “la favorita a diventare il prossimo primo ministro”. Il giornale americano spiega che l’Europa è preoccupata che la leader di Fdi, una volta al potere, “si levi l’abito da agnellino filo-europeo e sveli le sue zanne nazionaliste – tornando al protezionismo, cedendo ai suoi partner della coalizione che adorano Putin, annullando i diritti dei gay ed erodendo le regole liberali dell’Ue”.
“La leader di estrema destra di un partito che ha radici post-fasciste è nota per la sua retorica in crescendo, il timbro tonante e i discorsi feroci contro le lobby dei gay, i burocrati europei e i migranti illegali”, scrive il prestigioso quotidiano americano in una corrispondenza da Cagliari, dove la Meloni ha tenuto un comizio qualche tempo fa. E sottolinea come Meloni sia già riuscita in una impresa finora inimmaginabile: diventare la prima politica con un lignaggio post-fascista a guidare l’Italia dalla fine della Seconda guerra mondiale. “Meloni – che entrerebbe nella storia come prima donna a guidare l’Italia – si muove in bilico su un filo: da una parte deve convincere i ‘patrioti’ di estrema destra che non è cambiata, dall’altra deve convincere gli scettici internazionali che non è una estremista, che il passato è passato e che gli elettori italiani per lo più moderati si fidano di lei, quindi dovrebbero farlo anche loro” aggiunge il giornale.
Il quotidiano americano spiega che nonostante le parole di Meloni che ha tentato di rassicurare affermando “che la sua popolarità alle stelle non significa che il Paese si sia spostato agli estremi, ma che semplicemente si sia sentito più a suo agio con lei e sia fiducioso nella sua capacità di realizzare i fatti”, i mercati globali e l’establishment europeo rimangono diffidenti”. Perché, appunto, temono che una volta al potere le sue simpatie per l’Europa svaniscano.
Il giornale ricorda anche che alla sua conferenza politica annuale nel 2018, Meloni ospitò l’ex consigliere di Donald Trump Steve Bannon e dichiarò di “guardare con interesse al fenomeno” del tycoon e a quello “di Putin in Russia”. Ora però Meloni sembra cambiata, sottolinea il giornale. “Alla vigilia delle elezioni in Italia, la leader di Fdi ha cambiato rotta. Dopo anni di adulazioni verso Marine Le Pen, improvvisamente ne ha preso le distanze (‘Non ho rapporti con leì, ha detto.) Lo stesso con Orban (‘Non ero d’accordo con alcune posizioni che aveva sulla guerra in Ucrainà). Ora chiama Putin un aggressore anti-occidentale e ha detto che continuerà a inviare armi offensive in Ucraina”. Meloni dunque, ribadisce il giornale, non è nuova a cambi di linea politica e di pensiero. Ecco perché le istituzioni europee hanno molta paura.
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