Giorgia Meloni ha risposto alle domande dei colleghi dell’edizione online de Il Messaggero, un’intervista nella quale ha affrontato il tema della possibilità che per la prima volta nella storia una donna sia Presidente del Consiglio. Alla domanda se sarebbe un segnale importante per le donne italiane, Meloni ha risposto «se lo faccio bene, sì. Il fatto stesso di arrivarci è un segnale, in una nazione in cui si dice che `l’Italia è pronta´ mentre in tutta Europa ci sono presidenti del Consiglio, Cancellieri, capi di governo donna, e anche molto giovani».
«Questo fatto che l’Italia sia sempre vista come un Paese un po’ indietro, un po’ arretrato – prosegue – a me non piace, ed è un riflesso pavloviano che a volte anche delle stesse donne». Quello, spiega la leader FdI, per cui «ce la si può fare e per farcela te lo deve concedere un maschio», un concetto che «non ho mai condiviso, da parte di molte colleghe a sinistra. Mi manda ai matti. È stata una cosa su cui alcune donne si sono un po’ adagiate, quella per cui ci sono le quote e me lo devi per forza. Quando pensi che qualcosa ti deve essere concesso e non te lo devi guadagnare, tu smetti di combattere come dovresti».
«Nella vita non ti regala niente nessuno, ed giusto così. Te lo devi guadagnare. Penso che questo segnale potrebbe essere importante per tante donne e penso che avere una donna che i problemi delle donne li vive, seppure sono una donna privilegiata so cosa vuol dire conciliare la vita che faccio con mia figlia, significa che si può avere un’altra sensibilità».
Argomenti: Elezioni