Carlo Calenda, prima delle elezioni del 25 settembre, aveva dichiarato che un risultato inferiore al 10% per Azione sarebbe stato una delusione. E quindi, delusione è stata. ”L’obiettivo di fermare la destra e andare avanti con Draghi non è stato raggiunto. Gli italiani hanno scelto di dare una solida maggioranza alla destra sovranista. Consideriamo questa prospettiva pericolosa e incerta” ha dichiarato l’ex Pd in una prima reazione post risultati elettorali. “Vedremo se la Meloni sarà capace di governare, noi faremo un’opposizione dura ma costruttiva”, ha quindi aggiunto.
“Sentiamo il dovere di ringraziare il presidente del Consiglio per il lavoro svolto a servizio del Paese. Così come ringraziamo i quasi due milioni di cittadini che hanno deciso di votare una lista nata a ridosso delle elezioni”.
“In meno di due mesi abbiamo costruito una casa per i liberali, i riformisti e i popolari. Una casa per gli italiani che non vogliono un Paese fondato sui sussidi e le regalie ma che vogliono rimanere a testa alta tra i grandi Paesi europei, saldamente ancorati all’Occidente e ai suoi valori”.
Il leader di Azione ha poi parlato del prossimo futuro della politica italiana. “Nei prossimi mesi si consolideranno tre schieramenti: la destra al governo, una sinistra sempre più populista che nascerà dalla risaldatura tra Pd e 5S, e il nostro polo riformista. Abbiamo il compito di dare una rappresentanza stabile e organizzata all’Italia che cerca una politica seria. Con quasi l’8% dei consensi partiamo da solide basi. Avvieremo subito un cantiere affinché questo processo sia ampio e partecipato”, ha concluso Calenda.
Nelle sfide dirette nei seggi uninominali, il Terzo polo non è riuscito a portare a casa alcuna vittoria. Carlo Calenda a Roma si ferma al 14,03%, terzo dopo Emma Bonino (33%) e la vincente consigliera comunale di Fratelli d’Italia Livia Mennuni che ottiene il 36,37%. Maria Stella Gelmini, candidata nel collegio uninominale di Treviglio, in provincia di Bergamo, si è fermata all’8,12% dei voiti, risultando terza. Quarta invece Mara Carfagna nel collegio di Napoli Fuorigrotta.
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