Meloni e lo strappo con Parigi: "Basta ingerenze, Macron smentisca". Ecco cosa è successo

Giorgia Meloni attacca il nuovo ministro degli affari europei del governo francese, Laurence Boone. "Basta ingerenze esterne, il governo smentisca". Ecco cosa è successo.

Meloni e lo strappo con Parigi: "Basta ingerenze, Macron smentisca". Ecco cosa è successo
Giorgia Meloni
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7 Ottobre 2022 - 11.53


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Giorgia Meloni strappa con Parigi e pubblica un post su Facebook, nel quale chiede spiegazioni al governo francese su una dichiarazione di Laurence Boone rilasciata a Repubblica.

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«Leggo su `La Repubblica´ che il ministro francese Laurence Boone avrebbe detto: `Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà´ e `saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto´. Voglio sperare che la stampa di sinistra abbia travisato le dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri e confido che il Governo francese smentisca queste parole, che somigliano troppo a una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell’Ue. L’era dei governi a guida Pd che chiedono tutela all’estero è finita».

Ecco cosa è successo

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«Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà». Lo dice – in un’intervista a Repubblica – Laurence Boone, nuova ministra per gli Affari europei del governo francese, per la quale «è importante che il governo Meloni resti nel fronte europeo contro Mosca e in favore delle sanzioni».

«Rispetteremo la scelta democratica degli italiani – afferma – L’Europa deve rimanere unita, in particolare nell’affrontare la guerra che la Russia ha dichiarato in Ucraina, con le sanzioni che abbiamo adottato. Su questo punto, Meloni ha espresso chiaramente il suo sostegno a ciò che l’Europa sta facendo. Dopodiché è chiaro che abbiamo delle divergenze. Saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto. L’Ue ha già dimostrato di essere vigile nei confronti di altri Paesi come l’Ungheria e la Polonia».

La Francia è favorevole all’inserimento del diritto all’aborto nella Carta dei diritti umani dell’Ue, «abbiamo bisogno dell’unanimità, quindi – sottolinea – dobbiamo riuscire a convincere tutti i Paesi. Dobbiamo portare una voce per la salvaguardia dei diritti delle donne, delle minoranze sessuali e di tutte le minoranze in generale. Quando vediamo quello che è successo negli Usa, capiamo che dobbiamo rimanere estremamente vigili»

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